il tesoro di mila

di Emanuela Nava

-Dormi?
-No, penso al mio tesoro. E tu Giovanni?
-Io penso al barbagianni. Lo hai udito, Mila? Sta volando sopra le case del borgo.
-Sì, ha fatto un verso stridulo, un sibilo rauco e prolungato.
Poi è volato via.
-Il barbagianni ha il volo fantasma, Mila. Nessuno lo sente muoversi, mentre allarga le grandi ali.
La luna è alta e piena. Dalla finestra dagli scuri socchiusi, filtra nella camera dei ragazzi una luce cortese.
-Vorrei volare come un barbagianni.- dice Giovanni alla cugina Mila. –Attraversare il bosco di notte, volare sulle case, sui pascoli, sulle brughiere, giungere fino alle montagne.
-Non hai paura del buio?- sussurra Teresa.
Teresa è a piedi nudi, cammina verso il fratello.
-No, Teresa, lo sai quanto mi piace giocare a mosca cieca.
Giovanni si alza dal letto, fa alcuni passi, con gli occhi chiusi e le mani tese in avanti.
Poi ride.
-E lo sai quanto piace a Mila giocare alla Caccia al Tesoro.- aggiunge.
-Io preferisco Acchiapparella.- dice Teresa.
-Lo so.- sospira Giovanni. –Ma questa notte devi promettere.
-Sì, sì, prometto, prometto... Non raccoglierò i fiori e se incontrerò un rospo gli farò un inchino.

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