C’ERA UNA BAMBINA CHE AMAVA LA BELLEZZA

di Emanuela Nava

C’era una bambina che amava le criniere dei leoni, le stelle cadenti, le file di formiche, i sette puntini neri delle coccinelle rosse. Amava i coccodrilli, gli stambecchi, le volpi, gli aculei dei ricci. Amava guardare ogni cosa e quello che non c’era lo immaginava.
Immaginava gli elefanti, li immaginava e li annusava, sentiva il loro sapore salato mentre li baciava sulle orecchie.
C’era una bambina che amava la bellezza che era attorno a lei.
Amava il temporale, anche se a volte si nascondeva in giardino, dentro la cuccia del ghepardo, quando pioveva troppo forte, grandine e foglie secche, venti e alberi che ululavano.
C’era una bambina che amava la bellezza che era attorno a lei.
Amava gli asini volanti, le zebre a strisce verdi e blu. Amava il buio, camminare nel bosco tra sciami di lucciole che le indicavano il sentiero. Amava accarezzare i lupi, essere una di loro, camminare a quattro zampe.
Amava il brusio delle vespe, il ronzio forte dei bombi nelle orecchie anche se a volte aveva un po’ paura. Allora chiudeva gli occhi e sorrideva. Amava la musica che le dava i brividi, piccole carezze sulla pelle.
C’era una bambina che amava le lucertole, le salamandre, i rospi smeraldini. Amava le impronte delle tigri, le tracce sul terreno umido. Amava seguire i passi dei gatti, degli ippopotami, fiutare l’aria, pronta ad arrampicarsi sulla giraffa più alta, se avvertiva odore di pericolo.
C’era una bambina che amava la bellezza del mondo.
Le antenne delle lumache, i tappeti fioriti, le fessure tra le nuvole, la lava scura. Amava il tamburo del cuore che batteva forte, quando dalla cima alta del vulcano scorgeva il mare.
C’era una bambina che amava la bellezza del mondo.
E c’era il mondo intero che amava la bambina e la bellezza che era dentro di lei.

La musica del Maestro Carmen Battiante
composta per "La bambina che amava la bellezza"